Gigi Cotichella è un teologo, artista, autore e creativo che da tempo fa il formatore.

Ha iniziato 20 anni fa la sua carriera nel mondo della prevenzione e del recupero delle tossicodipendenze. Nel 2004 fonda Animagiovane, cooperativa sociale che si occupa di educazione, arte, formazione e comunicazione sociale.

Agli studi di teologia ha collegato una formazione costante sui temi a lui più cari: teatro, gioco, comunicazione, creatività, processi formativi, scrittura,

La sua passione per il teatro l’ha spinto a un lavoro di recupero del Varietà come il teatro capace di lavorare in modo sistematico e consapevole sulle relazioni tra gli attori, il pubblico e la comunità. Nel 2007 fonda la Scuola di Teatro Arte e Relazione, diretta da lui per 7 anni, insegnando Filosofia del Varietà, Conduzione, Animazione da Palco, Scrittura di Creatività, Scrittura per il lavoro.

A livello performativo ha elevato l’animazione da palco coniugando una modalità simpatica e leggera a contenuti molto forte, uno stile elettrizzante alla Fiorello con il teatro narrativo di Baliani, Paolini, Curino. Ha scritto spettacoli di varietà, di teatro ragazzi, sceneggiature di grandi eventi. Ha animato eventi fino a 500.000 persone spesso in diretta RAI. Si è esibito per gli ultimi tre papi. Tutta questa forza la ritroviamo anche nelle sue formazioni.

Nel 2018 dopo 14 anni di guida, lascia AnimaGiovane e fonda AGO, un progetto di formazione per adulti a quattro dimensioni: “Organizziamo eventi, costruiamo strumenti, pubblichiamo appunti, rendicontiamo società… tutto per la formazione”. Rivolgendosi a livello nazionale a 4 grandi destinatari: AZIENDE, GENITORI, SCUOLE e PASTORALI.

Si sta formando alla Scuola di Economia Civile (Zamagni-Bruni-Smerilli). Con Francesco Caccamo della  federazione dell’Economia del Bene Comune, lancia AGOFOR, primo progetto sperimentale dove si unisce la formazione aziendale all’implementazione per il bilancio dell’Economia del Bene Comune.

A livello formativo si occupa di comunicazione, teambuilding, progettazione, sviluppo di competenze, creatività, lavorando con gruppi di adulti nei diversi contesti d’ambiente, spesso occupandosi di formazione dei formatori

Esperto di training tools ha scritto sussidi per l’animazione, la gestione dei gruppi, la comunicazione efficace in pubblico.

Nel 2019 produce il suo primo tools originale: “PROJECTUS – Lo strumento per progettare insieme” e fa nascere il progetto A CENTRO TAVOLA per l’uso del gioco da tavolo nella formazione con un comitato scientifico dedicato.

Di lui dice questo:

Sono un uomo fortunato. E l’ho capito dopo aver militato per anni nel club degli SFIGATI DOC. In quegli anni mi hanno salvato da me stesso  la creatività e la presenza di alcune persone meravigliose.

Sono un teologo e sono felice di esserlo, perché Dio c’è ed è una figata provare a capirci qualcosa pur rimanendone sempre sorpreso. Sono benedettamente innamorato di Laura e con lei, oltre a 16 anni di matrimonio, ho ricevuto in dono Simone, Chiara, Francesca e Valentina.

Mi piace il gioco e il mettermi in gioco, la cultura e la coltura, il palco e rendere protagonista gli altri, leggere e scrivere, le emozioni e la volontà, la casa e la strada.

Ho  46 anni e ho appena riniziato una nuova avventura che unisce tutti questi aspetti.

Perché ho animato palchi da oltre 500.000 persone, ho incontrato 3 papi, ho formato in questi anni oltre 5000 persone, ho scritto canzoni, libri, articoli, spettacoli, sceneggiature video e di eventi. Sono diventato un fumetto, un giullare e un narratore, perché le storie ci cambiano la vita. Eppure ho sentito l’esigenza di dare una forma più completa a tutto questo. E l’ho fatto nella formazione.

Perché formare non è credersi migliore di altri. Formare è mettersi dalla parte degli altri per aiutarli a dare il meglio di loro, al lavoro, a casa, con gli amici, nelle comunità a cui appartengono. Perché quando il mio idraulico fa bene il suo lavoro, io sono felice. Formare è alla fin fine il modo migliore per garantirmi più felicità. Perché noi siamo connessi. E aiutare è l’unica strada per star meglio.

Formare. Ne ho fatto il mio lavoro. Con competenza e professionalità. E tanta, tanta passione. Perché non saprei fare diversamente“.