DAL TEATRO AI GENITORI: TRA PROVE E PROVA – AGO GENITORI 2

Parlavamo di genitori e teatro. E a teatro ci sono le prove. Bisogna provare. Mentre con i genitori no. Siamo in scena sempre ed è sempre la 1°, buona o no che sia.

PREPARARSI ALLA PROVA

Parlavamo di genitori e teatro. E a teatro ci sono le prove. Bisogna provare.

Mentre con i genitori no. Siamo in scena sempre ed è sempre la 1°, buona o no che sia.

Più che di prove, siamo messi alla prova e ci sentiamo in prova. Ma i nostri figli sanno che hanno noi come genitori e quindi in qualche modo bisogna andare avanti. Per farlo al meglio vorrei tornare al teatro e all’idea di prova, perché secondo me qualcosa prima ci è sfuggito.

A teatro ci sono le prove è vero. Ma alle prove si arriva “provati” …o meglio preparati. Cioè si è letto il copione, si è approfondito il tema, la storia, l’idea.

Certo che in famiglia non ci sono le prove del teatro: se sbaglio una frase con mio figlio non posso bloccare tutto, chiedere scusa e riprendere come se niente fosse. Ma dalle prove teatrali possiamo prendere quell’idea bellissima di essere preparati.

SCUOLE PER GENITORI?

L’ho sempre detto che non faccio scuole per genitori. Ho iniziato a dirlo a 27 anni e continuo a dirlo oggi a distanza di 17 anni. Perché nessuno può insegnare un ruolo che prevede l’originalità totale: non si è un genitore qualunque, si è genitori unici di quei figli unici. Perciò non faccio “scuole per genitori” che rilasciano attestati e qualifiche varie. Ma formazione per genitori sì. Tempi e spazi sacri dove farsi due domande in più, dove confrontarsi con qualche suggestione, provocazione e anche un po’ di teoria su quegli argomenti che ci toccano più da vicino. Tempi e spazi dove condividere. Prima di tutto con mia moglie o mio marito, il mio compagno o la mia compagna, poi con altri genitori. Il tutto per confrontarmi con me stesso. Per chiedermi ogni benedetto giorno, a che punto mi trovo in questo straordinario cammino.

LE PROVE…

Le prove ci ricordano che dobbiamo formarci, dobbiamo ritagliarci del tempo, proprio noi che tempo non ne abbiamo. Tempo per confrontarci con “altro”, per ritrovare noi stesso. Ma deve essere un “altro” di qualità. È quest’altro che fa la differenza!

Siamo abituati a pensare che nelle prove noi impariamo a memoria il testo, ma in realtà quello avviene prima. Nelle prove noi “proviamo” a recitare con gli altri: attori, performer, tecnici, costumisti, regista, ecc. Prima ci formiamo. Prima di andare in scena. Ma siccome da genitori siamo in scena sempre, formarsi prima è semplicemente formarsi sempre. Che non significa farlo in ogni istante, ma farlo costantemente. Con una certa periodicità: è una volta all’anno? Va bene… purché sia tutti gli anni senza sgarrare!

…E LA PROVA.

Prove o preparazione prima o poi ci arriviamo tutti. È il momento della prova. A volte è la “prova del nove” e noi facciamo i conti con quello che abbiamo seminato. A volte è la “prova del fuoco” e noi dobbiamo attraversarne uno particolarmente esteso. Ecco che allora la formazione entra in gioco. Non perché abbiamo una risposta per tutto, ma perché più tempo ci saremo formati, più riusciremo a rialzarci, ad andare avanti. A vivere il fallimento, se dovesse arrivare.

E quelli che ce la fanno senza aver fatto mai nessun incontro? E chi l’ha detto che la formazione sia solo negli incontri formativi veri e propri? La formazione la si fa in base a che tipo di video o di trasmissione televisiva guardi. La formazione è il livello degli incontri che fai. La formazione è data dagli ultimi 10 libri che hai letto e dalla loro qualità. La formazione è costruita nel telaio dei momenti che hai dedicato del tempo per vivere la tua spiritualità.

Certo poi ci sono i corsi, i momenti ad hoc, ma questi funzionano se si radicano su quanto ti ho detto prima. Sono validi se aprono a letture, nuovi incontri, approfondimenti, domande, e ancora nuovi momenti e tempi per sé.

Da qui poi ritrovare il dono per gli altri. Perché questo sono le prove: mettere quello che siamo (formazione remota) e quello che abbiamo imparato per l’occasione (formazione prossima) a disposizione di un lavoro con altri e per altri.

Per questo pur non essendoci “prove per genitori”, le prove teatrali hanno qualcosa dirci a noi genitori. E sarà per questo che a forza di provare qualcosa impariamo… ma a patto che ci formiamo nello stesso tempo.

 (Continua)

Gigi Cotichella

 

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