Un libro utile a fare ordine su un tema particolare. Ideale per chi accompagna le persone in un cammino a 360°, toccando anche la spiritualità
BUON GIOCO
Che cos’è?
Un libro agile, semplice ma profondo, che mette insieme tre modi di vivere l’accompagnamento con chi vuole andare più in profondità e aprirsi alle domande di senso nella vita quotidiana. Leggendolo capisci come si dice nella Silicon Valley, perché nel futuro avremo più bisogno di filosofi e teologi che di ingegneri.
Perché leggerlo?
Sicuramente perché fa ordine, riesce a spiegare le differenze tra i tre tipi di accompagnamento, riuscendo anche a mostrare gli obiettivi della psicoterapia e del counselling, distinguendo ciascuno di essi. Fa capire come la diversità sia a servizio di chi ha bisogno di uno specifico accompagnamento piuttosto che di un altro.
Per chi?
Per gli addetti ai lavori e per chi si fa il problema dell’accompagnamento formativo. Il libro non ne parla, ma d’altra parte sono pochi a parlarne. Tuttavia, il testo ci aiuta a capirlo meglio grazie proprio al percorso che fa fare.
Un punto forte?
La chiarezza e l’approfondimento. Si vede che c’è uan ricerca e una vita passata sull’argomento. Il testo è approfondito sia in modo accademico sia in modo esistenziale. Ne esce fuori un quadro chiaro, che permette di mettere le fondamenta a ulteriori passi nuovi sia di ricerca che di pratica.
Un’idea regalo…
Per qualcuno che si fa il problema dell’accompagnare e magari cerca spunti nuovi di riflessione.
L’autore
Giorgia Salatiello è filosofa e professoressa emerita della Gregoriana. I suoi interessi variano dalla consulenza filosofica alla spiritualità ignaziana, fino al rapporto tra filosofia e teologia e la differenza di genere. Non la conosco personalmente, ma mi piace il suo stile chiaro e preciso.
La Pagella
Leggibilità | 7,5 | Breve e leggero. Pesante solo quando l’autrice parla della sua esperienza: visto che è importante non vorresti leggere tutte le scusanti perché lei accademica. Deformazione professionale, ma per chi come me, crede che la prassi sia una fonte, un po’ pesante da digerire. |
Concretezza | 7,5 | L’analisi di metodologie pratiche e il rimando alla vita aumentano sicuramente la concretezza. Il libro, però, non è un manuale, semmai è concretamente utile a chi pensa di scriverene uno [;)] oppure vuole chiarirsi le idee prima di scegliere attivazioni pratiche. |
Collegamenti | 8,5 | Il libro è anche sintesi di altri studi a cui rimanda e apre parecchie piste di ricerche. Ottimo per questo. |
Gigi Cotichella