STRUMENTI PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA: ANALISI SWOT

Analisi SWOT: un’analisi attenta e precisa per trasformare i punti di debolezza e le minacce in grandi opportunità, che ogni idea progettuale e azienda dovrebbe vagliare.  

Ogni volta che si delinea un obiettivo è necessario prendere decisioni che permettano di raggiungerlo. Una buona pianificazione strategica è la chiave per un processo decisionale che conduca al successo di un progetto o di un’impresa, si tratti di una multinazionale o di un centro estivo, di un investimento finanziario o di un progetto socio-culturale. Utile tanto ai manager quanto agli educatori, ai progettisti quanto agli operatori.

Tra gli strumenti più noti si trova l’analisi SWOT, acronimo inglese che racchiude le parole:

  • Strenghts (punti di forza),
  • Weaknesses (debolezze),
  • Opportunities (opportunità),
  • Threaths (minacce).

Si tratta di uno strumento che può facilitare una pianificazione strategica consapevole delle risorse disponibili e al passo con il mercato (o più in generale con l’ambiente esterno).

La metodologia SWOT è uno strumento di analisi a matrice che, per essere eseguita al meglio, deve poggiare su una pregressa analisi quantitativa (ad esempio l’analisi PEST) basata su variabili di contesto. In altre parole, è opportuno tratteggiare lo scenario in cui si è collocati e/o in cui ci si vuole collocare, definendo le variabili rilevanti per le decisioni che bisognerà prendere.

Di seguito viene approfondita la struttura della matrice e vengono date alcune indicazioni pratiche per la sua compilazione.

Com’è strutturata la matrice SWOT?

Per poter compilare una matrice SWOT è necessario considerare sia gli elementi interni che gli elementi esterni (risorse fisiche, economiche e qualitative proprie dell’organizzazione/progetto).

Qualità utili al conseguimento degli obiettivi Qualità dannose al conseguimento degli obiettivi
Elementi interni (riconosciuti come costitutivi) Punti di forza Punti di debolezza
Elementi esterni (riconosciuti nel contesto) Opportunità Minacce

 

I fattori interni sono quegli elementi che consentono ad un’organizzazione di mantenere una posizione competitiva sul mercato. All’interno della matrice SWOT sono rappresentati i punti di forza e di debolezza.

I fattori esterni sono rappresentati dalle opportunità e dalle minacce provenienti dall’ambiente (cambio normative, cambiamenti socio-culturali, etc) o dai competitor diretti e indiretti (sviluppo tecnologico, strategie di marketing, etc).

Punti di forza

I punti di forza di un’organizzazione sono rappresentati da ciò che viene fatto particolarmente bene e da ciò che porta ad ottimi risultati. Per agevolare l’individuazione dei punti di forza può essere utile confrontarsi con altre organizzazioni, meglio se competitor.

Le seguenti domande guida possono essere un aiuto per iniziare:

  • Cosa fa bene l’organizzazione?
  • Cosa apprezza il target di riferimento dell’organizzazione?
  • Quali sono i valori che ispirano l’organizzazione?
  • A quali risorse può attingere solo l’organizzazione?
  • Cosa fa meglio dei competitor?
  • Qual è l’unicità dell’organizzazione?

Attenzione! Nella compilazione bisogna capire cosa rappresenta un punto di forza e cosa, invece, una necessità per poter competere con le altre organizzazioni del settore. Ad esempio, se tutte le organizzazioni offrono materiali di qualità, questi non potranno essere considerati un punto di forza ma una necessità.

Punti di debolezza

I punti deboli di un’organizzazione sono rappresentati da tutto quanto non è funzionale al successo e al progresso della stessa. Proprio come i punti di forza, anche quelli di debolezza sono elementi interni ed è buona pratica avere presente i primi prima di iniziare a stilare i secondi.

Le seguenti domande guida possono essere un aiuto per iniziare:

  • Quali sono le aree poco performanti dell’organizzazione e perché?
  • Cosa non apprezza dell’organizzazione il target di riferimento?
  • Cosa può essere migliorato?
  • Quali risorse potrebbero migliorare le prestazioni dell’organizzazione?

Attenzione! La parola d’ordine per rispondere a queste domande è: onestà. Meglio affrontare subito i dispiaceri che doverne subire le conseguenze più avanti. È opportuno concentrarsi non solo sulle persone ma anche sui sistemi, sulle procedure e sulle risorse disponibili.

Cosa manca all’organizzazione per “fare meglio” dei competitor?

Opportunità

Le opportunità di un’organizzazione sono la risultante dei punti di forza e di debolezza e di tutto quanto proveniente dall’ambiente esterno in grado di porla in una posizione competitiva più forte (si ragioni in termini di mappa di posizionamento).

Le opportunità possono essere legate al miglioramento di un’area, alla riduzione/eliminazione di un punto di debolezza o all’intercettazione di un nuovo mercato.

Le seguenti domande guida possono essere un aiuto per iniziare:

  • Quali sono le risorse che l’organizzazione può utilizzare per migliorare i punti deboli?
  • Ci sono aspetti del mercato non coperti dai servizi offerti dall’organizzazione?
  • Quali sono gli obiettivi dell’organizzazione per l’anno?

Minacce

Le minacce di un’organizzazione sono rappresentate da tutto quanto in grado di minare il successo dell’organizzazione. A differenza dei punti deboli, le minacce sono elementi esterni, quasi sempre, lungi dal controllo dell’organizzazione.

Le seguenti domande guida possono essere un aiuto per iniziare:

  • Quali cambiamenti nel settore dell’organizzazione sono motivo di preoccupazione?
  • Quali sono le nuove tendenze di mercato di cui l’organizzazione deve tenere conto?
  • Dove la concorrenza fa meglio dell’organizzazione?

In conclusione

L’analisi SWOT è un ottimo strumento non solo per l’azienda ma anche per fare una revisione del proprio lavoro, perché è importante saper riconoscere i punti di forza e di debolezza del proprio operato e leggere gli stimoli esterni con intelligenza, nel senso latino del termine intus = dentro e il  verbo  legere = leggere, comprendere la realtà non in maniera superficiale ma, andando oltre, in profondità, per coglierne gli aspetti nascosti e non immediatamente evidenti. Uscire dalla propria zona di comfort può spaventare ma, prudentemente studiata, può diventare un’ottima strategia per la propria vita, i propri progetti e per affrontare al meglio ogni singola giornata.

Che aspetti, inizia subito!

 

Simone Guida

 

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