#storiedicaffè: LUOGO COMUNE E LUOGO PROPRIO…

…LA SCELTA DI OGNI GIORNO

Due fratelli. Diversi anche se della stessa famiglia. Perché nascono dalle nostre decisioni, da dove ogni giorno scegliamo in che posto vivere.

Comune e Proprio erano due fratelli, figli della famiglia Luogo.

Mai si erano visti due fratelli così diversi: Luogo Comune era molto semplice e buffo. Appariva banale nel vestirsi e appartenente alla massa. Spesso veniva reclamato, invocato e chiamato durante le discussioni e le uscite tra amici. Era molto famoso, sebbene spesso venisse criticato e accusato di faciloneria: «Ma questo è un Luogo Comune!», come ancora oggi si suol dire.

Luogo Proprio invece era tutto il contrario: esercitava  un meraviglioso fascino. Bastava che passasse per strada e subito la gente lo contemplava con ammirazione, innamorandosi di lui. Le persone desideravano averlo al proprio fianco, chiedendogli a volte un’amicizia, a volte qualcosa di più. Luogo Proprio era proprio uno sterminatore di cuori e di menti. Peccato che appena parlava un po’ più lungo del solito, cominciava a comunicare tutta la sua responsabilità, il suo senso del dovere, la sua necessità di riflettere andando oltre le apparenze, la sua pesantezza; insomma, Luogo Proprio faceva innamorare tutti, ma alla fine aveva ben poche relazioni.

Un giorno, dopo tanto tempo che non si parlavano, i due fratelli decisero di prendere insieme un caffè.

«Guarda che giornata! Non esistono più le mezze stagioni».

«Ma in realtà non sono mai esistite, perché ancora oggi non c’è inverno che non abbia un giorno di sole e non c’è estate che non abbia un giorno di freddo. E, in ogni caso, l’estate ti invita a cercare il sollievo del fresco, mentre l’inverno ti ricorda quanto sia importante il calore fisico e quello umano».

«Ah sì, ma si stava meglio quando si stava peggio».

«Anche questo è tutto opinabile. Se fosse vero, allora non sarebbe vero che si stava peggio; se invece ricordi qualcosa di positivo quando stavi peggio, allora questo dovrebbe essere un invito a trovare il positivo anche oggi».

«Vabbè ma in fondo, dai, s’è sempre fatto e detto così»·

«E questo cosa vuol dire? Semplicemente che esiste una prassi comune di cui si possono vedere tutt’ora gli effetti. Proprio per questo, è possibile scegliere se continuare con questa prassi oppure no».

«Ma fanno tutti così».

«Tutti chi? Mi quantifichi le persone che intendi dicendo “tutti”? Sono davvero tutti? Sono persone che vuoi seguire oppure fungono solo da alibi per le tue azioni?».

«Senti, io non c’entro. Mi è stato detto da quello là che passava».

«Ma hai deciso tu di dirlo, oppure no?».

La discussione andò avanti a lungo.

I commenti vanno da sé: è un po’ pesante Luogo Proprio, vero? Ha ragione, ma vien da dire: «Vivi più sereno!».
Di fatto è così: noi cerchiamo continuamente di prendere il caffè più leggero e semplice, ovvero quello con Luogo Comune.
Ci aiuta e fa in modo che la giornata scivoli via dolcemente. E così pian piano diventiamo anche noi un… Luogo Comune.

Luogo Proprio invece ci stimola, ci spinge a non fermarci alle apparenze e ci chiede sempre di più: è faticoso e a volte persino doloroso, ma che soddisfazione prendere un caffè con lui!


Questa tazzina mi è stata donata dagli amici di SiderFormazione dopo un incontro formativo.
Manuel, Chiara, Maria e Francesco sono quattro giovani professionisti sardi che hanno avuto il coraggio di regalarmi una tazzina sui luoghi comuni della loro terra.
Gli stessi che mi hanno insegnato i Luoghi Propri del popolo e della cultura sarda.

Gigi Cotichella

Foto di Elisabetta Pia