Un libro sul gioco meraviglioso per i contenuti, incredibile per lo stile. Continue reading

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Benché sia di “gergo ecclesiale”, sinodo è una parola che riguarda la forza di ogni gruppo, di ogni ente umano. Sinodo significa letteralmente “camminare insieme” e se il sinodo è un evento per farlo meglio (o per ricucire dopo uno strappo, un problema divisivo), la sinodalità è l’essenza stessa della Chiesa, ma in realtà anche di ogni gruppo di lavoro.
O si cammina insieme o non si va avanti per molto. Ed è così anche per chi forma e chi da consulenze: bisogna camminare insieme. Spesso chi fa il mio mestiere ha tutte le risposte, ma se queste non vengono assimilate dal gruppo, sono risposte tanto vere quanto inutili. Per me è sempre stato così: la verità più che assoluta o relativa, è relazionale.
Quindi ogni mia settimana deve essere sinodale. Devo camminare insieme con i singoli che seguo, devo camminare insieme con gli enti che seguo, devo creare ponti con chi mi scrive. Sinodali che è addirittura più profondo di essere solidali.
Tuttavia, questa settimana è stata ancora più sinodale del solito.
Martedì 22/2 Piobesi Torinese
Ho concluso il percorso di Progettazione pastorale con Projectus presso la parrocchia di Piobesi Torinese. Ho chiesto alla fine la cosa che era rimasta di più di questo percorso, e oltre il fatto di aver capito meglio cosa c’è in gioco con la progettazione, molti hanno sottolineato il bello di aver costruito qualcosa insieme, partecipando tutti e ascoltandosi tutti (perché questa è la forza di Projectus). Il bello comunque è stato il loro regalo finale: una bellissima composizione di primule e …uno stock di post-it! Come a dire: “Gigi, continua con Projectus, ne vale la pena!”.
Giovedì 24/2 On line
Grazie a Effatà e Intergentes, ho presentato Projectus online per mostrare come la progettazione condivisa possa essere un autentico strumento sinodale. Bellissime le domande emerse: “Va bene per un gruppo di catechisti” (Si!); “ “ (Projectus aiuta proprio a facilitare, poi ovviamente la facilitazione è un’arte che va appresa studiando, ma che applicando continuamente); “S
Venerdì 25/2 On line
PNRR e dintorni. Un gruppo trasversale di professionisti a tutti i livelli: economico, management, sociale, formativo. Un’esperienza fantastica di multiprofessionalità. Un obiettivo di sviluppo sostenibile: far usare al meglio le risorse del PNRR a quante più imprese possibili, sia del profit che del no profit. Prossime notizie in arrivo.
Venerdì 25/2 Corato (BA)
Percorso Rigenerazione. Ho presentato nella versione definitiva i due strumenti per il Sinodo delle Misericordie: uno per gruppi numerosi, che riprende un po’ lo stile Metaplan e uno che riprende l’uso delle carte come strumento di gruppo. Posso dirvi una cosa? Sono particolarmente fiero delle scelte fatte.
Sabato 26/2 Corato (BA)
Una mattinata passata con gli aspiranti formatori delle Misericordia della Puglia. Due moduli: la comunicazione esterna, interna e integrata per un formatore e la comunicazione efficace nei gruppi formativi. Il tutto condito con giochi (Duplik funziona sempre!) e test di autovalutazione (bellissimo il nuovo sui 7 assiomi della comunicazione formativa in un gruppo).
Sabato 26/2 Bari
Pastorale Giovanile Bari. Preparare un evento con l’equipe di PG di Bari è sempre una bellissima avventura. Il 2 aprile faremo un mega laboratorio per 200 giovani che si occupano di giovanissimi e ragazzi. Faremo momenti d’insieme e laboratori a gruppi (tenuti dai giovani dell’equipe, givoani AC e giovani Scout). Il tema? Che cosa dice la Parola sulla formazione e sulla pastorale giovanile. Tutto partirà dall’icona qui di fianco.
Una settimana ricca, ma ovviamente piena di tante domande. Chi mi conosce sa come viva la situazione in Ucraina. Per ogni sorriso c’è un’ombra… non solo perché potrebbe arrivare qui, perché chissà cosa potrebbe succedere… ma perché sta già succedendo lì, perché continua a succedere da altre parti del mondo e dobbiamo smettere di fregarcene. Per me lavorare sul miglioramento delle persone, sul far crescere i gruppi, sul formare e sostenere chi si occupa di altri è lavorare per la pace. Che non è mai assenza di guerrra ma pienezza di vita.
Buona settimana, buona pace come pienezza di vita, buon tutto.
Da due anni è un termine che fa parte di me. Ovviamente, è legato all’esperienza di Projectus. Ma Projectus è nato sul campo, non a tavolino. È nato da un’esperienza sul campo: una formazione per quella banda di persone belle che è la realtà di Siderformazione. Funzionò così tanto che decisi che doveva diventare un training tools. Partì la ricerca, l’approfondimento, il test nelle diverse realtà. E ogni volta la realtà che ti supera e ti chiede di cambiare i progetti.
Così viene da chiederti “Ma perché progettiamo?”. Perché progettare è dare una risposta con un impegno di lavoro. Si scrive perché un contratto dove tu, raccontando i tuoi sogni (finalità) e i tuoi obiettivi, ti prendi l’impegno di raggiungerli, mostrando realmente i risultati, spiegando eventuali cambiamenti. Lo firmi perché ci metti la faccia.
Progettare e progettare insieme, perché la progettazione condivisa è il futuro, per le aziende come per la pastorale (cfr SINODO!).
Ecco allora che la settimana passata e questa che si apre porta due segni del progettare.
A Piobesi Torinese sto ultimando il percorso di PROGETTAZIONE PASTORALE CONDIVISA. Lo sto facendo con il gruppo di adulti e universitari che manda avanti l’oratorio. Lo facciamo con Projectus ed è veramente bello. Bello per quello che esce, bello per i rimandi:
Ma c’è anche un appuntamento per tutti sulla progettazione pastorale. Giovedì 24 con Effatà Editrice e il loro progetto Intergentes, parleremo di come la progettazione condivisa sia uno strumento per attivare processi sinodali!
Sarà una presentazione molto dinamica con Projectus! Perciò segnatevi la data e iscrivetevi a questo link… è GRATIS!
Per ora è tutto! Ci leggiamo lunedì prossimo!
Buona settimana, buoni progetti, buon tutto.
Gigi Cotichella
Forse avete sentito parlare della finestra di Johari, ma le finestre di consapevolezza sono un autentico strumento formativo. Qui le giuste strategie per usarle bene.
Partendo da uno strumento di formazione come le finestre, proviamo a vedere un uso diretto per i gruppi di lavoro. Un modo diverso e diretto per riuscire a capire dove siamo come gruppo e dove vogliamo andare. Continue reading
Terza puntata dell’educare nel digitale. Prima sfida: il mito dell’immagine perfetta. La soluzione? Tornare a narrare. Continue reading
Una settimana nel nome dell’Equipe!
Lunedì 7 nella sede degli INSUPERABILI.
Vi ho mai parlato di loro? Ancora no? Beh, sappiate solo che ho una scrivania di appoggio con questo gruppo fantastico. La foto un po’ sfocata da l’idea: loro non stanno mai fermi! Un progetto sociale meraviglioso, un’idea imprenditoriale all’avanguardia di cui vi parlerò presto.
Con loro abbiamo iniziato un percorso sul come lavorare in squadra usando ovviamente i giochi da tavolo! Prima puntata con TWINS e cosa c’è in gioco quando giochiamo in squadra.
Giovedì 10 – Venerdì 11 Misericordia di Certaldo.
Qui sto facendo un progetto bellissimo: accompagnare i tre membri del coordinamento per un periodo. Obiettivo? L’acquisizione di competenze personale e il miglioramento delle prassi di lavoro all’interno di una bellissimo ente. Quindi si lavora sull’equipe centrale per migliorare tutti i gruppi di lavoro.
Venerdì 11 Confederazione Nazionale delle Misericordie.
Lo so, ve lo state chiedendo: “Ma sempre con le Misericordie?”. Anche su questo dovrò scrivervi di più. Sicuramente è scoccata una scintilla… e adesso stiamo decidendo di mettere tanta legna. Il progetto più grande? Collaborare al Sinodo Nazionale delle Misericordie. Per l’occasione ho creato due strumenti di condivisione per ascoltarsi e prendere delle decisioni insieme. Stiamo ultimando il tutto… e l’adrenalina già è a mille, pensando alle “mila” persone che li useranno nelle loro equipe di lavoro.
Sabato 12 Oratorio s. Anna Prato.
Quando Pastorale e Sociale, camminano insieme è fonte di grandi miracoli. Sto seguendo una equipe meravigliosa. Il responsabile è anche il responsabile dell’Oratorio da 12 anni, ma è anche un laico, uno sposo, un papà… e per me amico di vecchia data. L’equipe è formata da educatori professionali che lavorano in oratorio, servizio civilisti e anche un don. Bellissimi. Ma bellissimo è stato usare le “finestre” come strumento formativo. E ovviamente ci scriverò un articolo la prossima settimana, perché quando uno strumento funziona… bisogna condividerlo, no?
Ecco. Ho fatto una scorpacciata d’equipe. E ne farei ancora a mille, perché è lì il lavoro da fare. Non c’è cambiamento, se non partendo dai gruppi di lavoro, di qualunque genere siano. Sull’equipe ho già scritto e lo farò ancora, perché serve, perché è fondamentale.
Perciò buona settimana, buona equipe, buon tutto.
Gigi Cotichella
Quante volte usiamo foto o illustrazione per attivare i nostri formandi… Quale potere c’è dietro? In che cosa ci aiuta come formatori?
Organizza al meglio la tua vita: un libro per crescere nella consapevolezza. Pratico sì, ma fortunatamente anche profondo. Così sappiamo che cosa fare e anche il perché. Continue reading
Ci sono settimane, come questa appena passata, dove il lavoro è davvero tutto dietro le quinte. Anzi, a volte è proprio lontano dal teatro dove poi andremo in scena. A volte addirittura, stiamo cercando ancora quel teatro.
Perché, prepararci è qualcosa che va fatto continuamente. E non coincide solo con la ricerca.
Ovviamente si parte da lì. Dalla ricerca. La ricerca è almeno leggere continuamente al di là di qualche cosa che ci serve per un incontro. Dal leggere dobbiamo provare a sistematizzare, a riscrivere, ad archiviare, perché così avremo del materiale pronto. In ogni caso però, leggere, fa bene in sé, ne ho parlato qui.
Il prepararsi è poi legato agli incontri. E ovviamente parlo di quegli incontri che favoriscono idee. Faccio mille riunioni in cui progettiamo, pensiamo a nuovi strumenti, a nuovi percorsi. Spesso sono usuranti perché c’è una prestazione altissima. E allora ho bisogno di altri incontri. Certo ci sono quelli d’evasione, che sono quasi delle medicine, quelli dove “parliamo di tutto tranne che di lavoro”… ma io penso ad altri incontri, perché per me questo lavoro coincide con la vocazione. Quindi ho bisogno di incontrare qualcuno che conosca il mio lavoro, in qualche modo lo stimoli, ma non ci sia la prestazione di mezzo. Io li chiamo incontri a maggese, perché alla fin fine servono per la produzione del terreno, ma nello stesso tempo non vivono la coltura intensiva.
Ricerca e incontri, mi portano al confronto con l’altro. Poi c’è bisogno di fermarsi e ritornare in sé. Mi rendo sempre più conto che ho bisogno di spazi e tempi per portare i mille stimoli ricevuti a una dimensione più profonda, dove guardarli in faccia e dire con serenità: “Ma tu chi sei veramente? Sei davvero utile al mio cammino?”. Da quando ho ricominciato a ritagliarmi questi momenti sono più sereno, capisco meglio dove sbaglio e dove voglio correggere il tiro per migliorarmi. Non è per niente facile, ma almeno ho una direzione.
Quindi se volete sapere che cosa ho fatto questa settimana: ricerche, incontri, riflessioni.
Se pensate invece che abbia perso tempo… ne riparliamo tra un po’ di tempo!
Buona vita, buona preparazione, buon tutto!
Gigi Cotichella